11 gennaio 2014 Purmamarca
Il tempo è molto cambiato oggi, i venti della Puna sono freddi e le nubi che attraversano la quebrada da nord portano pioggia, molta pioggia ci hanno annunciato, e le persone di montagna conoscono bene i venti.
Oggi è un giorno speciale a Purmamarca: c'è l'incontro annuale dei copleros, ovvero di poeti estemporanei che si sfidano su un'improvvisazione poetica per terzine in ottave al ritmo del tamburo. Detto così tutto suona piuttosto tecnico ma l'energia e l'atmosfera che si respira è di tutt'altro tenore.
Così recita la locandina affissa per il paese: Encuentro de copleros en Purmamarca
31 años de Resistencia en defensa del canto del pueblo.
Il secondo sabato dell'anno, ogni anno, riuniscono a Purmamarca i poeti della Copla provenienti da tutta la quebrada, alcuni da un giorno di viaggio da qua. Tutto il paese si anima e si trasforma in una fiera con persone che scendono dalle montagne per vendete di tutto, commestibile o meno. Questa mattina era tutto pronto e centinaia di copleros sono arrivati, poi una pioggia che per quattro ore ha allagato il villaggio, ma i poeti della colpa non si sono fermati e, come se nulla fosse, hanno trovato dei rifugi al coperto, per poi invadere a centinaia, appena cessata la pioggia, un campo di fango dove fare la colpa.
Si formano cerchi estemporanei di copleros, da quattro a dieci persone. Ogni coplero, con il suo tamburo, suona la figura ritmica in 4/4 ossessiva che è la base delle strofe poetiche improvvisate. Gli attori sono per la quasi totalità lavoratori del campo. Di solito sono sfide tra uomo e donna, molto ironiche, o tra contendenti di un qualche affare, oppure capita di partecipare a contenziosi amorosi o famigliari. Con il linguaggio ritmico della montagna e i tempi della riflessione lentissimi di una costruzione poetica arcaica, i copleros procedono quasi in trance, con il grado alcolico che si alza con il passare del tempo a base di Fernet e Coca o vino. È notte fonda e siamo venuti in un bar al caldo mentre i tamburi dei copleros continuano il loro ritmo ossessivo.
Ilaria Costanzo, Antonella Cuzzocrea, Umberto Giovannini e Luca Ronga
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